Cerca su asbn

mercoledì 18 maggio 2011

Esclusiva ASBN: Michele Cassano: "De Fuoco mi voleva buttare fuori rosa, eppure accettavo tutto"



La "matricola Locorotondo" ha svanito, peccando anche di un pizzico di inesperienza, il sogno-serie D che si stava piano piano avvicinando, salvo perdere il doppio scontro con il Cerignola (0-1 in casa e 3-1 fuori). Una squadra che sembrava intimorita ad andare incontro al pallone e giocare con la libidine con la quale aveva affrontato l'intera regular season. Un plauso va, comunque, fatto ai ragazzi di Mister De Fuoco che hanno emozionato una curva nord sempre presente la domenica al "Comunale" di Viale Olimpia. In merito asabarienonsolo.blogspot.com ha contattato il centrocampista dei blaugrana, Michele Cassano. Il regista classe '77, nativo di Bari, ex Grottaglie e Francavilla, ha vissuto una seconda parte di stagione in chiaroscuro per le poche chances concesse lui da mister De Fuoco che tanta fiducia gli aveva dato nel girone d'andata. Per saperne di più, ecco cosa risponde Cassano alle nostre domande:

1) Buongiorno Michele, il Locorotondo ha vissuto una stagione con degli standard altissimi. Quale credi sia stata la ricetta giusta per arrivare sin qui?
"Penso che ci sia stato un mix giusto di anziani con voglia di riscattarsi e i giovani con la voglia di mettersi in mostra. Tutto sommato aldilà della sconfitta con il Cerignola, abbiamo disputato una stagione fantastica, anche grazie al supporto della società, sempre vicina."


2) Ma, addentriamoci più nella tua stagione personale.Fino a gennaio, ottima campionato e continue presenze in campo. Da parte tua c'è stato anche un ottimo rendimento. Poi, da gennaio con gli innesti di Montecasino e Speciale, hai faticato a trovare spazio. Perché?

"Si, è stata un ottima stagione proprio fino a gennaio anche perchè eravamo quasi salvi con i 32 punti acquisiti. Con l'arrivo dei nuovi acquisti, da parte del mister è cambiato tutto,(anche se mi diceva il contrario) non mi considerava più, aldilà del fatto che giocassi o no. Ero invisibile senza un motivo valido. Il motivo non me lo spiego. Bisognerebbe chiederlo a lui.
Mi voleva mandare a casa. Quando arrivarono Montecasino e Speciale disse alla società di mandarmi a casa, ma la società disse di no! Forse aveva paura che creassi problemi con il gruppo. Io, però, mi ritengo una persona seria e non ne ho mai creati."

3) Quale pensi, dunque, sarà il tuo futuro?
"Sul mio futuro non ti so dare una risposta dipende da tante cose. In primis la famiglia, che si sta allargando ed in segundis il lavoro. Valuterò in futuro, ora è presto."

4) Nelle ultime ore circolano voci che si possa acquistare il titolo sportivo della Fortis Murgia e salire in D. Ma per il momento dovrebbero essere solo chiacchiere da bar. Quanto pensi ci sia di vero in questo?
"A dir la verità, per quanto riguarda il titolo non ne so niente di niente. Nel calcio, però, tutto può succedere. Adesso girano, come hai detto tu, solo voci per le quali va constatata la loro veridicità."

5) Cosa pensi abbia fatto perdere le semifinali di play-off?

"Secondo me la partita persa in casa ci ha fatto uscire dai play off. Sbagliando in campo interno, eravamo al 90 % fuori. Io avrei rischiato qualcosa in più con Cristiano (Orizzonte n.d.r) in porta e un "vecchietto" in più in campo".


6) Aldilà dei litigi, come ti sei trovato con De Fuoco come posizione tattica?
"Preciso che io con De Fuoco non ho mai litigato. È stato lui a non considerarmi più dopo l'arrivo di Montecasino e Speciale e a voler fare ciò che ho raccontato prima. Io ho sempre fatto il mio dovere, ho accettato tutte le sue decisioni, molto spesso anche immeritate. Dalla tribuna col Monopoli alle panchine. Quando sono stato chiamato in causa penso d'aver fatto a pieno il mio dovere. Tatticamente, invece, non ho avuto problemi, anche perchè avevo già giocato col 4- 4-2"

Marco Fornaro

Nessun commento:

Posta un commento