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giovedì 7 luglio 2011
Donati parla da leader: "Non ho problemi a restare"
In un'intervista al Corriere del Mezzogiorno ha parlato Massimo Donati, centrocampista mediano del Bari, che ha espresso la sua volontà a rimanere nel sodalizio barese. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni riportate da tuttobari: "Attendo serenamente sviluppi sul mio conto. Il Bari ha esigenza di far cassa, pertanto anch'io sono sul mercato. Tuttavia, finora non è arrivata un'offerta davvero convincente. Con la società, comunque, c'è totale sintonia: aspettiamo un'eventuale proposta che accontenti entrambi. D'altra parte, sono arrivato ad un'età in cui non si può sbagliare scelta. Per me - aggiunge - il Bari resta una priorità. Se nulla si smuoverà nei prossimi giorni, il 14 mi presenterò regolarmente al raduno. Sul piano personale, non avrei alcun problema a restare. Qui sto bene e la mia famiglia si fermerebbe volentieri in Puglia. Il mio timore riguarda i tifosi: dopo un'annata così disastrosa potrei risultare sgradito. Non vorrei rischiare una partenza tra i fischi. Perciò, se dovessi rimanere, occorrerà rinsaldare il rapporto".
Marco Fornaro
Pugliacalcio24.it
Fine dell'incubo per Marchetti

Il portiere ha partecipato ai Mondiali del 2010 in Sudafrica, e sembrava che da quel momento in poi avrebbe calcato i campi più importanti d'Europa, invece per lui fu l'inizio di un incubo, quando espresse la volontà di cambiare aria e di voler giocare la Champions con la Sampdoria, squadra che si interessò a lui in quel periodo. Le dichiarazioni non fecero piacere al patron dei sardi, così venne messo fuori squadra e non vide più i campi da gioco per un intera stagione. Ma adesso l'estremo difensore riparte con tanto entusiasmo, pronto a tornare uno dei migliori portieri della seria A e magari riconquistare la maglia della Nazionale.
Gianluca Maellaro
Bojinov allo Sporting Lisbona

Gianluca Maellaro
Argentina-Colombia 0-0, ma è la copa America?
I nostri riflettori, nonostante la tarda e cupa notte, sono sempre accesi e sintonizzati su sky sport 1, in occasione di Argentina-Colombia, il cui primo tempo è appena terminato. Io son qui con Giovanni Cardone, mio compagno di viaggi ancora nell'intermezzo tra sonno e volontà di visionare il match che funge da sonnifero per le poche occasioni regalataci. Non è ancora l'Argentina che ci aspettiamo, a differenza di una Colombia veloce, scattante e morbida nei fraseggi. I padroni di casa rischiano di andare sotto dopo 20 minuti con Heinze che regala un pallone a Ramos che indisturbato salta Romero per poi essere travolto bruscamente da Burdisso. Sarebbe rigore, ma gli ospiti continuano con Moreno che, clamorosamente, a porta sguarnita calcia sull'esterno della rete. L'albiceleste non è sincronizzata e si affida ai lampi di luce, non molti, del Pocho Lavezzi, compagno di reparto degli inesistenti Tevez e Messi. La Colomhia si crea pericolosa nuovamente intorno al 38esimo, ma un potente destro viene prontamente respinto da Romero. Cara Argentina, hai perso l'identità.
Ed ora, che secondo tempo vedremo?
Marco Fornaro
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