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sabato 11 giugno 2011

ESCLUSIVA ASBN (prima parte), Gaudio: "Cari tifosi, siete bravi solo a parlare!"


Asbarienonsolo ha contattato in esclusiva il noto giornalista di tuttosport, Leonardo Gaudio, che ha risposto con gentilezza alle nostre domande. Alla fine è sorto un dibattito civile e costruttivo e per la lunga durata dell'intervista abbiamo deciso di dividerla in molteplici parti. Ecco la prima:
Un giudizio sulla stagione deficitaria del Bari. Quali i motivi e le cause?
"Il giudizio è negativo. Le cause ed i motivi sono da individuare nell'aspetto tattico e del gioco della squadra, perché secondo me a fallire sono stati soprattutto i giocatori e l'allenatore. Ventura aveva già litigato con i giocatori in ritiro, quando ritenevano (la squadra) opportuno che si cambiasse modulo rispetto all'anno scorso, perché tutti conoscevano il gioco del Bari. Ventura si è intestardito con il suo modulo e quindi non c'è stato più un bel rapporto tra squadra e allenatore e questo ha fatto precipitare la squadra. Poi, sono subentrati infortuni seri ed altri meno, nel senso che abbiamo avuto difficoltà nel capire l'entità dei malanni dei giocatori. Un esempio è quello di Almiron, dove non si capiva la natura del virus, che alla fine non è mai esistito. Idem per Masiello e Barreto. Quando mancano i pilastri del gruppo, poi, tutta l'impalcatura cade."

Io, però, conisdero Ventura con alcune responsabilità, ma non in gran misura. Alla fine la rosa completa la ha avuta solo a luglio e agosto. Non ha fatto alla fine un ritiro preciso e lungo...

"Io ritengo, invece, che le responsabilità maggiori le aveva solo Ventura. È vero, mancava solo un difensore nella rosa. È anche vero, però, che ha fatto l'allenatore alla Ferguson, nel senso che ha presentato, scavalcando Perinetti che si è arrabbiato con lui declinando il rapporto, una lista di giocatori che all'arrivo di Angelozzi è stata soddisfatta. Giocatori che non hanno dato niente di più dell'anno scorso. Non hanno dato un valore aggiunto e la squadra ha patito questi problemi. Le colpe maggiori le ha Ventura, che ha fallito la campagna acquisti"

Ormai sei molto conosciuto per un notevole appoggio ai Matarrese. Perché sostieni questa tua idea?
"C'è un pizzico di confusione, perché io ritengo che tra la tifoseria, e preciso che Bari non ha mai avuto una vera tifoseria, rispetto a ciò che si dice. I veri tifosi del Bari sono meno di 2000. Io non difendo Matarrese senza motivo. Io vedo che dietro Matarrese non c'è un'alternativa valida. E dunque tra Matarrese e il nulla, preferisco 1 milione di volte Matarrese. Se questo calcio ce lo da Matarrese, sostengo l'attuale presidente. Se domani dovesse arrivare qualcun'altro, difenderò chi concederà una continuità nel discorso calcio a Bari. Ecco perché difendo i Matarrese!"

Rispettiamo tutti la tua tesi, il tuo pensiero, e come tale deve essere rispettato. Però una colpa è obbligatoria darla. Non imputi ai Matarrese il fatto che non è mai stata fatta una conferenza stampa per giustificare retrocessione, contestazione, assenza dallo stadio etc.?

"In parte è vero, però ci sono motivazioni anche qui. La prima cosa che va detta è che Matarrese è abbastanza restio a fare conferenze stampa. Secondo: ha problemi di comunicazione. Abbiamo visto molte volte che parla troppo a ruota libera e dice cose che gli vengono prontamente contestate. In questo momento è amareggiato per la retrocessione, che non si spiega ancora visto il valore della squadra. La contestazione lo ha ulteriormente portato sulla difensiva. Ci sono, anche, difficoltà oggettive di carattere economico che non gli permettono di andare a parlare dinanzi alle telecamere con serenità. Tutti questi motivi lo hanno fatto chiudere a riccio."

Si è creato, però, un cattivo ambiente, una fama da egoista, visto che a giustificarsi alla fine non ci è andato e quando le bombe carta vengono gettate sotto casa sua invece, scatta il pandemonio. Per carità, è corretto lamentare questi atti vandalistici, ma è anche sbagliatissimo non chiedere scusa al pubblico che ha assistito ad un'annata raccapricciante. Non credi?
"Indubbiamente. Anche quell'episodio lo ha condannato. Una cosa che contesto è la mancanza della cultura sportiva nella tifoseria barese, ma in genere anche in quella italiana. Qui il tifo ragiona con una mentalità da Medioevo. Il tifoso deve fare il tifoso. Qui in Italia, Bari in primis, il tifoso si interessa di tutto. Quando si è tifosi lo si è sempre, non solo quando bisogna salire sul carro di vincitori. Nello sport non si può solo vincere. Tutti questi aspetti fanno di quella Barese una tifoseria di quinta serie"

Ci sono alcuni tifosi su cui ti devo dar ragione. Pero, la stragrande maggioranza è ancora tifosa, ma amareggiata. E le due cose son ben diverse. Stare in una grande piazza e non conseguire risultati sportivi da grande piazza, fa male ai tifosi che rimangono male, ma continuano ad amare la loro fede. Vediamo una piazza come Udine che va in Champions con 0 euro e Bari in serie B...
"La questione della grande piazza mi lascia perplesso. In base a che regola si vede se una piazza è grande o meno? Una grande piazza si definisce come quella del Chievo o di Udine, dove non ci sono grandi pressioni. Il territorio da una mano a chi gestisce la squadra di calcio. Qui a Bari, invece, noi vediamo che Matarrese dagli anni '90 in poi viene combattuto da una cricca composta da imprenditori e politici che evidentemente sono invidiosi di questo successo che si sono creati i Matarrese. Quando si tira da parti diverse è normale che la corda si spezza e il Bari non lo sta aiutando nessuno. Il problema dello stadio è ancora irrisolto. Vorrei capire: il Comune, una volta messo in vendita lo Stadio per creare la Cittadella dello sport servirebbe a far vivere 365 giorni l'anno, il San Nicola. Allora, perché il progetto è ancora nei cassetti del Comune? Primo punto. Secondo, a chi vendere lo stadio? All'unica persona che a Bari garantisce calcio, ovvero i Matarrese. Per cui, perché non avviare un discorso con i Matarrese per risolvere questi problemi? Ma qui rimaniamo ancorati su logiche assurde. Invece di aiutare i Matarrese a risolvere la situazione, li si combattono ancor di più. Voglio vedere se un giorno decidessero di portare i libri contabili al Sindaco, chi prenderebbe in mano la gestione societaria. Me lo domando da sempre e la risposta non la trovo"

Io credo, comunque, che se il Bari non fosse in mano a nessuno. Alla fine non ci sarebbero tutti i debiti dei Matarrese. In fondo l'Udinese sta mettendo 25mila euro per lo stadio. Non il comune di Udine, bensì l'Udinese Calcio. Dunque, perché, poi, i Matarrese entrano nel mondo del calcio, se non hanno risorse economiche?
"La questione dei debiti è inutile. Ogni squadra di serie A è piena di debiti, il Bari è una delle società del miglior bilancio. La questione dei debiti è una questione pellegrina. Il 31 dicembre scorso si è chiuso il bilancio in pareggio. Gli imprenditori non si avvicinano perché non hanno possibilità economiche. Tutti coloro che si avvicinano, appena capiscono cosa significa gestire una società di calcio fuggono. Con la cordata lo abbiamo visto. Quello di De Gennaro era un movimento di disturbo, però Ladisa e Guastamacchia non si muovono perché si sono resi conto di quanti soldi vanno investiti a fondo perduto. E con la crisi di oggi, uno si aspetta un equilibrio economico da ciò che si fa. A Lecce, per esempio, Semeraro ha messo la società in vendita. Alcuni imprenditori nordici si stanno muovendo, perché il comune dei salentini ha messo a disposizione lo stadio "Via Del Mare" e la possibilità di creazioni di servizi commerciali. A Bari non ci sono possibilità. Chi viene a comprare una società se non ci sono sviluppi attorno allo stadio di questo tipo?
È normale che rimangano i Matarrese. Tim Burton appena arrivato a Bari disse che voleva costruire il fotovoltaico. Ha visto che non c'erano possibilità ed è scappato. Ma io dico ai tifosi: nel momento in cui nacque la Liberty, perché nessuno l'ha presa?. Perché coloro che dicono "meglio l'eccellenza di questa presidenza", non hanno aiutato la Liberty? Se sono così bravi l'avrebbero presa e portata già in serie A. Poi, ora, chi vuole scavalcare i Matarrese, visto che si parla di azionariato popolare, lo può fare benissimo. I tifosi si facessero un marchio, si riparte dalla terza categoria e vediamo cosa sono in grado di fare!"

Fine prima parte
Marco Fornaro

ESCLUSIVA SB24, Jacobelli: "Spero che il Bari trovi una nuova presidenza con risorse economiche solide e chiare"



Sportsbook24.net ha intervistato in esclusiva Xavier Jacobelli, che ha rilasciato il suo commento riguardo la stagione del Parma, analizzando il rendimento dei singoli calciatori gialloblù, sottolineando il grande aiuto derivato dal nuovo tecnico Franco Colomba.  Oltre al Parma però, il noto editorialista di Datasport ci dice la sua riguardo i temi caldi dello scorso campionato di Serie A, ad iniziare dalle neoretrocesse Bari e Samp.

Il Bari ha vissuto una retrocessione paradossale. Paradossale, visto l'andazzo della stagione, gli infortuni e l'organico che non era, poi, così male. Come reputa la situazione della squadra e quale crede siano le prospettive future?

"Io penso che il Bari, come giustamente osservavi, abbia vissuto la prima parte del campionato condizionata da pesanti infortuni. Ed è evidente che dopo le cessioni di Bonucci e Ranocchia, non son stati trovati dei sostituti adeguati. Poi, quando una stagione nasce storta, finisce peggio. Cio, però, non toglie il fatto che i ragazzi di Mutti hanno saputo onorare la maglia sino alla fine, vedi l'exploit di Bologna. E questo è stato un esempio di grande professionalità e serietà, pur dovendo scontrarsi con una retrocessione scontata. È anche evidente che quando le cose cominciano a girare storte, arrivano tante attenuanti. Ora, dunque, ciò che importa è capire cosa intende fare la società a Bari. Quale tipo di mercato fare, le scelte tattiche, gli obiettivi per la prossima stagione. Ovvero, risalire subito o effettuare un'annata di transizione? E ancora, capire se esistano, possibili, nuove alternative ai Matarrese che dominano la scena calcistica a Bari da più di 30 anni. Auguro al Bari di trovare una nuova proprietà che sappia esplicare coerenza ed abbia idee chiare e risorse economiche solide. Spiegando, anche, gli obiettivi chiaramente."

Caso Sampdoria: ceduti Pazzini-Cassano non si è stati in grado di sostituirli:

"Cassano ha sbagliato nettamente con Garrone e lo stesso ha assunto la linea più giusta. Con Pazzini è stato commesso un grave errore di valutazione. Il neo-nerazzurro sarebbe volentieri partito a giugno e la società è rimasta allettata dalla proposta nerazzurra di 12 milioni più il cartellino di Biabiany. Anche perché Pazzini è una prima punta e gli arrivi di Maccarone e Macheda surrogavano la partenza del Pazzo, che non si sentiva più a suo agio."

Il Parma, invece, ha vissuto un'annata altalenante, nonostante i vari Giovinco, Galloppa, Dzemaili etc.. Che ne pensa della stagione dei ducali?

"Beh, certamente il Parma non era partito con l'intento di ritrovarsi in mischia per non retrocedere, ma i dirigenti emiliani, mai troppo tardi e con grande astuzia, hanno avuto il coraggio di fare scelte rischiose (esonero di Marino) ed affidarsi ad un tecnico pieno di carica e di rivincita in se, (Colomba) e, mai come in questa circostanza, si è vista l'importanza della figura dell'allenatore. In più è avvenuta la consacrazione di Giovinco e il riscatto di Amauri. Un plauso a Giovinco, che si è anche ripreso la nazionale meritatamente."

Chi i migliori ed i peggiori di questa annata tribolata in casa Parma?

"Mah, tra i migliori ci sono Amauri e Giovinco. Mi aspettavo di più da Mirante e da Zaccardo. Il campione del mondo del 2006 ha riscontrato troppo le fatiche di inizio stagione, che Colomba ha rivitalizzato al suo arrivo, guadagnandosi una salvezza più che meritata. C'è anche Massimo Paci. Però quando vai male e la squadra inizia a lottare per obiettivi non propri, si perde lucidità sotto il livello delle prestazioni e a Paci è successo questi, Lo spirito di gruppo, con Colomba, mi è piaciuto molto. Con tutto il rispetto per Marino, che è un ottimo tecnico che troverà rilancio altrove, ma ad un certo punto con i vari risultati negativi e le sconfitte che si moltiplicavano la dirigenza, al posto di cambiare mezza squadra, ha, correttamente, sostituito il tecnico. La scelta di Colomba è stata azzeccata, il campo è testimone"

Parliamo ora di Juventus: altra stagione fallimentare quella scorsa. Crede che Conte sia l'uomo giusto da cui ripartire?

"Secondo me si. I bianconeri hanno puntato su un tecnico giovane, che sulle panchine di Bari e Siena si è tolto pesanti soddisfazioni. La parentesi di Bergamo tale deve essere considerata, perché Conte ha rilevato la guida dell'Atalanta in un momento di crisi, dove da solo non ha potuto nulla. Penso che il salentino conosca bene l'ambiente. È motivato, punta su Del Piero e Buffon come elementi portanti. L'anagrafe del capitano farà sentire il peso, ma il carisma servirà. La società dovrà stare vicina a Conte e fare una campagna acquisti aggressiva. Credo che debbano essere, oltre Pirlo che ritengo un colpo eccellente, fatti 4 colpi di spessore. Si è già sperimentato sulla propria pelle che puntare su comprimari non paga e il risultato è rimanere fuori dall'Europa. I piemontesi devono concentrarsi su una campagna acquisti decente, avendo solo il campionato nel mirino. Ci vogliono campioni, altrimenti non si colma nessun gap con le grandi?"

Napoli e Milan: come si stanno muovendo sul mercato?

"Il Napoli dovrà prendere tre rinforzi. Cerca Inler, un attaccante ed un difensore. È evidente che tornati in Coppa Campioni, dopo ventuno anni, si arriva al bisogno di rinforzare la rosa. Il Milan, invece, ha sistemato i veterani, confermando per un anno Nesta, Ambrosini, Seedorf e Inzaghi e lasciando andare Pirlo. Poi ha preso Taiwo, molto interessante e Mexes, ottima alternativa a Nesta e Thiago Silva. Gattuso dovrà decidere se rimanere o accettare i pinti d'oro russi. L'obiettivo del Milan è Fabregas, la cui concorrenza è vasta, Inter e Barcellona in primis"

Marco Fornaro
Un grazie di cuore a Xavier Jacobelli, gentilissimo nel rispondere alle nostre domande

Juventus, così si può arrivare a Sanchez


La Juve preme l'acceleratore per Alexis Sanchez. Secondo la Gazzetta dello Sport di stamane la Juve avrebbe fissato un incontro con l'agente del giocatore Felicevich fra lunedì e martedì. La Vecchia Signora potrebbe offrire all'Udinese l'offerta migliore per il cileno. Infatti propone 30 milioni più la metà del cartellino di De Ceglie, il quale piace molto a Guidolin.
Resta, però, ancora l'Inter in agguato.

Giovanni Cardone