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lunedì 11 aprile 2011

Bari-Catania 1-1, Gazzi il factotum, Gillet il salvatutto, Huseklepp..la continuità?

J.F Gillet 7; il belga nonostante le sirene di mercato, salva il salvabile ingigantendo la propria porta. Incolpevole sul gol di Maxi.
A.Masiello 5; la brutta copia di quello dell'anno scorso. Testa montata?
N.Belmonte 6; match di ordinaria amministrazione per il giocatore in comproprietà con il Siena. Mezzo voto in meno per la disattenzione sul gol
M.Rossi 5,5; stesso errore in concomitanza con il compagno di reparto, Belmonte. Troppe insicurezze.
A.Parisi 6; discreto match del terzino ex Messina.

Foto di calcioline.com


S.Bentivoglio 5,5; meno trascinatore del solito, senza idee. Non è il Bentivoglio visto nelle ultime uscite.
S.B.Almiron 5; un solo commento: inguardabile.
A.Gazzi 7; il solito factotum della situazione. Match splendido coronato da una splendida rete. Nella speranza che resti...
E.Huseklepp 5; il biondo norvegese non incanta il "San Nicola' che di delusioni ne ha avute fin troppo. È ancora in fase di ambientamento.
E.A.Alvarez 5,5; partenza sprint dell'honduregno che dopo mezz'ora inizia a calare, tornando ai livelli standard dell'annata.
G.Rudolf 5; spento e privo di idee sotto porta. Nessuno spunto degno del nome.
Nuovi entrati:
Ghezzal s.v; nulla da dire ad una partita noiosa.
E.B.Rivas 6,5; l'argentino regala sprazzi di buon calcio. Il gol annullato è ancora un mistero
M.Donati s.v. Chi l'ha visto?
Marco Fornaro

Roma, si tenta Kjaer

Foto di calciosport24.it

L'ex giocatore del Palermo Kjaer attualmente al Wolfsburg, dopo essere stato accostato al Bayern Monaco, secondo Tuttomercatoweb.com, viene segnalato negli interessi della Roma di Di Benedetto. Il giocatore, con il Wolfsburg, ha un contratto fino al 2014 e il suo valore è all'incirca 14 milioni di euro. 

Giovanni Cardone

Irraggiungibile....

Se la gara di Melbourne era stata giudicata movimentata, oggi a Sepang s’è visto di tutto. Tanti gli episodi clamorosi, tante le strategie impiegate, tanti i sorpassi, con un’unica costante: Sebastian Vettel.

Ormai è anche superfluo spendere troppe parole per il ragazzo: dopo la pole di ieri, gli è bastata un’ottima partenza per salutare la compagnia e ritrovarla a traguardo. Fa quasi tristezza apprendere che non ha usato il KERS per tutta la gara, ma solo in alcuni tratti. Gestione impeccabile delle gomme, freddezza durante i pit-stop, controllo assoluto della corsa, insomma se gli avversari non si danno una mossa (in tutti i sensi) questo mondiale rischia di essere chiuso molto presto.

Anche perché di avversari all’altezza, per ora, non se vedono all’orizzonte, e questa gara l’ha ampiamente dimostrato.

1)    Hamilton, che è l’unico che può riuscire a tenere testa a Vettel dal punto di vista velocistico, ha sofferto oggi un’usura di gomme paurosa (c’è anche da dire che la Pirelli questa volta ha toppato sul degrado gomme): l’inglese ha tentato l’azzardo degli pneumatici hard a metà gara, ma sorprendentemente le coperture dure hanno avuto la stessa durata delle morbide, e l’inglese è stato poi costretto nel finale della gara a un ulteriore pit-stop. È probabile che Hamilton, con queste nuove Pirelli, debba ancora fare i conti con la sua tendenza a consumare eccessivamente le gomme, un difetto che se non limato gli costerà caro questa stagione.

2)    Webber, il compagno di squadra, sembra quest’anno molto appannato. Può essere che abbia subito il colpo di aver perso il mondiale l’anno scorso, fatto sta che anche oggi è stato protagonista di una partenza disastrosa, e anche se poi si è ripreso nel corso della gara, non sembra in grado di poter impensierire Vettel.

3)    Button, che oggi ha portato a termine una gara sontuosa, con una gestione degli pneumatici da dieci e lode, è un pilota molto costante ma non ha la velocità per poter stare dietro a Vettel. La McLaren ha due ottimi piloti ma è paradossalmente incompleta: a Woking servirebbe un driver che abbia entrambe le caratteristiche, la costanza di Button e la velocità di Hamilton.

4)    Veniamo ad Alonso. La Ferrari, come apparso già a Melbourne, in gara si avvicina molto al passo della Red Bull, ma se continuerà a beccare un secondo in qualifica il mondiale sarà sempre più lontano. Alonso poi non sembra più il pilota infallibile di qualche anno fa: anche oggi invischiato in partenza, è riuscito a risalire fino alla 4a posizione, dietro a un Hamilton in evidente crisi di gomme, quando è successo il patatrac che tutti abbiamo visto. Ora, un errore, da parte di un pilota che sta recuperando, ci può anche stare, ma la gravità di questa collisione, davvero marchiana, è inaccettabile da parte di un due volte Campione del Mondo, che ha così buttato via, per altro in un momento di carenza di risultati, un terzo posto sicuro (Domenicali ha affermato che Alonso avrebbe anche ottenuto il 2° posto e non ha escluso che potesse andare a prendere Vettel, noi invece non escludiamo che il buon Stefano si candidi per il premio alla miglior battuta dell’anno).

Per altro neanche la Ferrari si è dimostrata impeccabile nella gestione della corsa. Massa ha perso addirittura 6 secondi a causa di un problema al pit-stop, e il muretto non ha saputo cogliere i momenti giusti per effettuare le soste (al momento della terza sosta, Alonso era 2° davanti a Button, ma è rientrato con un giro di ritardo, finendo 5° dietro a Webber). Insomma se si vuole lottare per i titoli andranno riviste molte cose.

Tra i promossi di questa gara, sicuramente le Lotus Renault per la partenza strepitosa (preoccupante però la rottura dello sterzo occorsa a Petrov dopo l’uscita di pista); pieni voti in particolare per Nick Heidfeld, che nelle gare rocambolesche riesce sempre a emergere e salire sul podio. Altro grande promosso è Kamui Kobayashi, in grado di sorpassare con una naturalezza sorprendente, dimostrando una crescita strepitosa.

Bocciati senza riserva i commissari di gara: assolutamente folle la decisione di penalizzare Hamilton e Alonso per il duello visto in pista. A quanto si apprende l’inglese è stato penalizzato per uno zig-zag sul rettilineo (che a vedere il replay è stato veramente minimo), mentre lo spagnolo per il contatto avvenuto con la McLaren, ovvero per un’azione di gara involontaria e che per giunta ha penalizzato il solo Alonso (della serie cornuto e mazziato)! Gli appassionati vogliono una Formula 1 che sia corretta, non punitiva.

InsideOne torna tra cinque giorni, quando i bolidi di Formula 1 scenderanno in pista a Shanghai per il GP della Cina.

Francesco Saverio Dambrosio
Insideone.

Bundesliga, il Leverkusen accorcia...il Colonia crolla

Scalata del Bayer Leverkusen che, approfitta del pareggio del Borussia Dortmund, e vince in casa, portandosi a meno cinque dalla capolista. Però la partita con il St. Pauli non è stata per niente facile, anzi è stata molto impegnativa. Infatti alla BayArena passano prima i Pirati grazie a Takyi, ma i padroni di casa reagiscono e si portano a casa la vittoria, prima pareggiando con Kiessling e vincendo con Bender. In fondo alla classifica il Borussia Moenchendgladbach dilaga sul Colonia e spera nella salvezza.
Foto di calciomercato.it

Venerdì 8 aprile:
Eintracht Francoforte-Werder Brema 1-1
(58' aut. Altintop, 83' Fenin)

Sabato 9 aprile:
Norimberga-Bayern Monaco 1-1
(5' Müller, 60' Eigler)
Amburgo-Borussia Dortmund 1-1
(39' rig. van Nisterlooy, 90 Blaszczykowski)
Schalke 04-Wolfsburg 1-0
(76' Jurado)
Hannover 96-Mainz 05 2-0
(45'rig. Konan, 59' Pinto)
Friburgo-Hoffenheim 3-2
(23' Schuster, 34'rig. Ibisevic, 42' Babel, 78' Butscher)
Stoccarda-Kaiserslautern 2-4
(17', 79' Lakic, 26' rig. Kuzmanovic, 39' Pogrebnyak, 68' Hoffer, 87' Rivic)

Domenica 10 Aprile:
Borussia Moenchengladbach-Colonia 5-1
(29' Arango, 34', 39' Reus, 50' Novakovic, 65' rig.Daems, 67' Nordtveit)
Bayer Leverkusen-St. Pauli 2-1
(58' Takyi, 66' Kiessling, 77' Bender)

CLASSIFICA: Borussia Dortmund 66, Bayer Leverkusen 61, Hannover 96 53, Bayern Monaco 52, Mainz 05 45, Norimberga 43, Amburgo 42, Friburgo 41, Schalke 04 39, Hoffenheim 37, Colonia 35, Kaiserslautern 34, Werder Brema 34, Eintracht Francoforte 33, Stoccarda 30, Wolfsburg 28, St. Pauli 28*, Borussia Moenchengladbach 26.

Giovanni Cardone

Neymar verso Londra

Foto di direttanews.it


Secondo ultime indiscrezioni svelate da Gianluca Di Marzio, Neymar Santos Da Silva Junior (19) approderà alla corte di Carlo Ancelotti, al Chelsea, sin dalla prossima estate. Il centravanti della Selecao avrebbe chiesto un pò di tempo per riflettere visto che mercoledì sarà assente per squalifica in Copa Libertadores, appuntamento importantissimo per il club dello stato di San Paolo, ma tutto fa pensare che saranno i blues la prossima squadra del "Messi brasiliano".
Marco Fornaro
Sportsbook24.net

Rinaldi in partenza



Il rapporto tra Michele Rinaldi e l'As Bari, secondo calciomercato.com, terminerà a giugno, e non solo perchè l'ex Rimini sia in scadenza di contratto. Indiscrezioni dicono che sia stato lo stesso centrale difensivo ad aver rifiutato il rinnovo contrattuale, per via delle poche, pochissime presenze effettuate quest'anno. Eppure, quando di scena sul rettangolo verde, lo stopper ha sempre ben figurato.

Diverse società di Lega Pro interessante al numero sei del galletto, tra cui il Taranto, club vicino al giocatore già a gennaio.

Marco Fornaro
Tuttobari.com

Su Adryan ci sono United e Real Madrid

Foto di calcio fanpage

Occhi puntati sulla prossima stella brasiliana, Adryan (16). Secondo Tuttomercatoweb.com  i "Red Devils" e i "Galacticos" avrebbero mostrato interesse per il centrocampista offensivo del Flamengo. Adryan fa parte della nazionale under17 e avrebbe il contratto con i "rubonegro" fino al 2013.

Giovanni Cardone

I Have a dream..

Foto di calciomercato.it

I have a dream. Frase celebre di Martin Luther King che con il calcio non ha nulla a che vedere, ma forse andrebbe collocata nella bocca dei sempre più delusi tifosi del galletto. "Una piazza come Udine va in Champions e noi? Calchiamo i campi della B". Questa è la frase di un tifoso che tuttobari.com ha intercettato nel pomeriggio che mostra la tristezza vissuta dal club nostrano. I have a dream, tanto per intenderla alla americana, nazione dalla quale vorremmo "un Di Benedetto" anche per noi...per provare a realizzare sogni che l'intera murgia barese, che mastica ogni giorno "pane, calcio e...in questo caso delusioni, vorrebbe vivere. Rimboccarsi le maniche si...ma francamente portare una cordata locale a Bari giusto per dire che "i lavori in corso" ci sono, è un grande bluff al Bari e a Bari che continuerà ad illudersi di una rinascita tanto, troppo lontana. Gli immensi ed infiniti debiti, forse, il lecito motivo per la quale acquirenti stranieri, magnati e compagnia bella non vengono a bussare al campanello di Matarrese che pare a tutti "stanco" solo a parole. Ciò che non basta per far risorgere un club in netta decadenza. Senza peli sulla lingua, diciamo che i sogni di gloria che giocoforza si sono vissuti durante e dopo la cavalcata dalla B non li vedremo più per una decina di anni, se il progetto non parte già da oggi. Una nave che barcolla, questa, e che, tanta la crisi, rischia di abbandonare anche il più affidabile dei capitani. Colui che senza grandi soddisfazioni, ha guidato il timone pugliese per oltre 11 anni di alti e bassi, con quest'ultimi in netta prevalenza e che ora, in vista degli europei, vorrebbe colmare la sua carriera con qualche trofeo in bacheca
Se lo merita per carità, ma quello che inizieremo a vedere da domani sarà un pubblico sempre più illuso...
I have a dream, ops...We have a dream!
Marco Fornaro

Matarrese diserta ancora lo stadio

Per la seconda partita consecutiva, il presidente del Bari ha disertato la tribuna d’onore dello stadio. E secondo persone che lo conoscono bene, Matarrese non andrà più al San Nicola almeno sino alla fine del campionato. La contestazione riaffiorata negli ultimi tempi è un motivo molto marginale. Del resto, Matarrese ha sopportato ben altro durante la sua gestione. La verità è che sarebbe stanco e deluso dall’andamento della stagione e non avrebbe più la forza di proseguire. Il pareggio contro il Catania ha intanto spento la giò flebile fiammella della speranza. Il gran cuore di Gazzi, un esempio da imitare, non è bastato a sfatare il tabù del San Nicola. Una leggerezza difensiva, sfruttata da Maxi Lopez, ha vanificato l’incornata del rosso centrocampista del Bari. Da oggi solo la matematica tiene in vita gli uomini di Mutti.
Enzo Tamborra
Repubblica