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giovedì 21 aprile 2011

Due giorni ricchi di...

Due giornate intense quelle di mercoledì 20 aprile e giovedì 21 aprile che hanno, con smentite conferme, stabilito lo stato confusionario di tutti gli interessati per la cordata e non solo.
Facciamo ordine nei nostri archivi.
La società:
Riavvolgendo il nastro ricordiamo che ieri Vito De Gennaro, amministratore della DEC, si era auto-escluso dalla cordata per i vari problemi cui sarebbe andato incontro (eccessivi debiti da ripianare, stipendi dei giocatori da pagare onerosamente entro date troppo vicine etc), lasciando in trattativa Guastamacchia e Ladisa, ma soprattutto violando il patto di riservatezza che era stato siglato poco prima. Nella ancor più confusionaria giornata di oggi, un ultimatum di Domenico De Bartolomeo, mediatore della trattativa, (attuale possessore del 10% del pacchetto azionario del Bari calcio) segnala che entro 24 ore De Gennaro avrebbe dovuto prendere la decisione definitiva, cercando di reintegrarlo nell'affare nonostante...


Alle ore 19:00 di oggi, De Gennaro, con un pazzesco, quanto immediato dietro-front, ha scelto di continuare a trattare con i Matarrese per l'acquisizione del club. Quali i motivi per un via-vai del genere? Problemi di trattative o semplici sceneggiate per far scrivere le penne dei sempre aggiornati media?
Interrogativi che, forse, non avranno mai risposte e mai giungeranno a tante desiderate conclusioni, come in molti credono. Mercoledì -riporta L'ANSA- avverrà l'incontro decisivo.
Senza avere la lingua biforcuta di critiche, ma sarà davvero l'incontro decsivo per la cordata o l'ennesima presa in giro ai tifosi che sentono parlare di "giornate decisive" da ormai tanto, troppo tempo. Tifosi stanchi di queste "balle" pronunciate da imprenditori che non hanno ancora ben constatato il bene per il club.
Dopo tutto questo tempo è logico pensare che i Matarrese saranno i timonieri, con grandi difficoltà economiche, della squadra per ancora molto tempo. Sicuramente quanto basta per "regalare" alla piazza l'ennesima dimostrazione di poca credibilità e poco affetto calcistico. Una cordata locale non farebbe altro che provocare l'effetto contrario a ciò che si vuole. Il troppo amore per Bari, come testimonia il caso-Matarrese, finirebbe per rovinare altre immagini imprenditoriali e a far rimanere la pappina sempre uguale. Cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia...
Con la schiettezza ed il realismo che ci contraddistingue, pensiamo che se non ci si da una sbrigata concreta, non solo a parole, il "San Nicola" sarà, senza pari eguali, un deserto ogni maledetto sabato, screditando quella che è una piazza che vive, o meglio vorrebbe vivere, costantemente di calcio e che, causa i vari problemi societari, non lo può fare.
Bari ha bisogno di cambiamenti che in città non si trovano. Scartare le carte estere è il più sciocco degli errori, e non ci vogliono i gironalisti a testimoniarlo. Come il non tenere in considerazione l'iniziativa di Bob Cappelli & Co., desiderosi, seppur semplici supporters, di aiutare una piazza ridotta allo stremo delle forze.
E se non c'è la fa più nemmeno Matarrese...

La squadra:
Nella due giorni di cui stiamo parlando le vicende della squadra non distolgono comunque le attenzioni di tutti. Tre procuratori sono usciti allo scoperto tra cui da evidenziare ci sono quelli di Raggi e Almiron che parlano più apertamente del futuro dei loro assistiti. Il primo agente parla di un ritorno alla base (Palermo) mentre il secondo chiama Napoli ad acquistare il proprio cliente, contraddicendosi qualche ora dopo parlando di "voluto rinnovo di Almiron" e che "la società deciderà il futuro del centrocampista attualmente in compartecipazione con la Juventus."
L'altro, quello di Andrea Masiello, appare inconscio di quanto sia desiderato il terzino destro (Genoa e Juventus in pole).
Più probabile, invece, l'addio di Alessandro Parisi, il cui contratto, che difficilmente verrà rinnovato, scade a giugno.
Parma, Lazio, Udinese e Bolton, d'altro canto, stanno testando il lungodegente Paulo Vitor Barreto, ancora fermo ai box per la bellezza di 40 giorni.
Due giorni veramente ricchi!

GLI EX: Ventura: "La Fiorentina? Sarebbe un piacere"

L'ex tecnico dei galletti, Giampiero Ventura ha parlato ai microfoni di Radio Blu. Ecco quanto riportato da Firenzeviola.it:  "Barreto? L'anno scorso ha fatto un campionato sopra le righe, con quei 15 gol fatti e quei 5 rigori sbagliati. Quest'anno ha giocato poco perché si è fatto male e ha segnato solo 5 gol, anche se rimane il capocannoniere del Bari. E' un giocatore di talento, ha dei tempi straordinari e vede la porta come pochi. Io vicino alla Fiorentina? La Fiorentina ha una rosa adatta al gioco che intendo proporre. Il fatto che il mio nome sia stato accostato alla Fiorentina non può che farmi piacere. Cerci? Quando l'ho preso al Pisa non aveva ancora fatto niente e dopo poco ha fatto un grande campionato. Al tempo valeva 10-15 milioni. Il suo ruolo è di esterno destro, per rientrare sul sinistro, poi dipende dallo svolgimento dell'azione. Deve ritrovare la consapevolezza delle sue potenzialità".

Giovanni Cardone

Rossi: "Sono soddisfatto della mia stagione personale. Peccato per la retrocessione"


Nella gara di sabato contro la Sampdoria Marco Rossi vestirà i panni dell'ex di turno. Il difensore parmense, infatti, ha militato nelle fila dei blucerchiati nel corso della passata stagione, collezionando 20 presenze ed un gol. Il numero 33 biancorosso si è presentato quest'oggi in sala stampa, dove ha dichiarato: "È stata un’annata molto negativa, vari fattori hanno portato a questa situazione. Personalmente mi ritengo soddisfatto della mia stagione, anche se retrocedere è brutto per tutti. Adesso dobbiamo lottare per noi stessi e concentrarci sulle prossime partite. Ripetersi ai livelli dell’anno scorso sarebbe stato impossibile - aggiunge - ma nessuno pensava alla retrocessione. L’obiettivo era quello di un campionato tranquillo".

Rossi ha parlato poi della gara contro la Samp, che vedrà in campo due squadre dai ruolini piuttosto disastrati: "Ho bei ricordi dell’esperienza alla Sampdoria. Non mi aspettavo una squadra così in basso. L’andata è stata una brutta partita. Episodi ingiusti che ci hanno penalizzato. Contro il Parma, per esempio, abbiamo fatto la nostra partita, nulla di male. È importante - conclude - fare le prossime cinque partite al massimo. Bisogna dare dignità al nostro campionato".

tuttobari.com

Il gelo di Aquilani...


Le parole del direttore generale della Juventus Beppe Marotta avevano rassicurato la permanenza di Alberto Aquilani a Torino. A contraddirlo, però, ci ha pensato il tecnico del Liverpool Kenny Dalglish che afferma: "Sono sorpreso che non si parli mai di Aquilani nella squadra della prossima stagione - ha affermato Dalglish - pare che tutti si siano dimenticati di lui, ma sta facendo molto bene alla Juventus. Alla fine del prestito, Aquilani sarà nuovamente un giocatore del Liverpool". I bianconeri, quindi, dovranno sborsare 16 milioni di euro, come firmato sul contratto, per assicurarsi le prestazioni del centrocampista italiano anche il prossimo anno.
Giovanni Cardone

ALLENAMENTO: stop per Ghezzal. Rivas verso una maglia da titolare

A soli due giorni dalla delicatissima sfida-salvezza con la Sampdoria (più per i doriani che per i biancorossi), non giungono buone nuove dall'Antistadio. Si è fermato il franco-algerino AbdelKader Ghezzal che ha risentito di un problema muscolare. Problema che lo terrà in forte dubbio per la presenza in campo di sabato. Posizione, la sua, che con tutte probabilità verrà occupata da Emanuel Benito Rivas, il quale ha dimostrato nelle recenti uscite (Catania e Cesena) di aver ritrovato lo smalto della scorsa stagione.


Raggi dovrebbe far posto al rientrante Masiello, mentre in attacco Huseklepp e Rudolf sono i favoriti per due maglie da titolare.
Ballottagio Donati-Almiron con quest'ultimo in leggero vantaggio sull'ex Celtic e Atalanta.

Marco Fornaro

Juventus, che la rivoluzione abbia inizio


Se le indiscrezioni dell'approdo di Roberto Mancini alla Juventus siano vere o no, i bianconeri devono iniziare a progettare il futuro del club di Corso Galileo Ferraris che ha bisogno di rinforzi in tutti i settori. Per la fascia mancia  si è pensato a Michel Bastos e la trattativa sembra quasi conclusa, soprattutto  dopo aver ascoltato le parole dell'agente del giocatore De Kerchove: "Non è importante se la Juve parteciperà o meno alla Champions League. Giocare due volte l'anno contro Inter e Milan vale più di ogni manifestazione europea". Dopo Bastos, che può essere utilizzato sia in linea difensiva che in linea offensiva si pensa al mediano. Il riscatto di Aquilani è probabile, l'unico ostacolo è il prezzo che viene considerato da Marotta troppo alto. Il nome più interessante sul mercato è quello di Fernando del Porto. Le alternative sono Poli o Kucka. Giocatori giovani e promettenti possedenti freschezza, atletismo e velocità, fattori che alla Vecchia Signora servono urgentemente per tornare ad aggiungere trofei in una bacheca che non si colma da molto, troppo tempo Da segnalare anche l'interesse per il giovane brasiliano Gabriel Appelt, nel mirino anche dell'Inter. Passerà soprattutto dai giovani il ritorno al successo dei gobbi. 

Giovanni Cardone

Napoli, Mascara: "Che bella Napoli"


Beppe Mascara ha parlato a Castel Volturno e l'intervista è andata in onda nella trasmissione "Marte Sport Live" su Radio Marte. Ecco quanto detto dal giocatore: “L’ho detto sin dall’inizio. Questa di Napoli era, è e continua ad essere un’occasione unica. Non ho mai vissuto un’emozione simile in carriera. Non è facile riuscire a conciliare desideri e pensieri di 20 persone diverse. Qui si è riusciti in questo intento ed è questo il nostro vero segreto. Pensiamo solo a noi stessi e andiamo avanti partita dopo partita. Il gol all’Udinese? E’ servito a ben poco, meglio accantonarlo insieme alla partita. Siamo a 7 punti dal Milan adesso, ma a noi la cosa interessa relativamente. Le mie vecchie prodezze? Non vanno programmate. Ci proverò senza alcun tipo di indugio. Credo che al Barbera pioveranno fischi per me, ma non mi preoccupa. Voglio solo fare bene per il Napoli. Ricordo la prima convocazione in nazionale. Il momento più forte fu quello del canto dell’inno. Sono sempre stato abituato a giocare. Non sono di certo venuto qui per restare a guardare. Cercherò di mettere sempre in difficoltà l’allenatore. Per arrivare dove sono ho fatto tanta gavetta. Non rinnego né mi pento di nulla. Arrivato a Napoli, ho faticato moltissimo per rimetterti in carreggiata dal punto di vista atletico. Avevo subito un intervento ad un'ernia da poche settimane e ci ho messo un po’ per ritrovare il mio smalto. Lo spogliatoio partenopeo è fatto di tantissimi campioni. Questo mi era ben chiaro dall’inizio. Ora posso dire con tranquillità che i miei compagni sono uomini eccezionali. Il capitano mi ha aiutato molto ad ambientarmi. Paolo mi è stato preziosissimo. Edy poi è un talento straordinario. Ammiravo le sue prodezze già dallo scorso anno. Con la maglia rosanero stava andando in gol di tacco. La palla scivolò a fior di palo. Sarebbe stato un eurogol. Personalmente mi ritengo un professionista serio. Avrei lasciato Catania solo per il Napoli. Sapevo a cosa sarei andato in contro ed ero pronto a tutto. Qui mi alleno al 150 % e mai mi risparmierò. Giù mi hanno trasmesso tutto l'amore possibile per il lavoro che faccio. Fare gol per certe maglie ha un sapore diverso. Al Sud ti fanno sentire veramente calciatore. Non solo allo stadio, ma anche per strada. Bisogna sapere trattare con i tifosi. Quando si riesce a fare bene è soprattutto per merito loro. Siamo consapevoli dei nostri mezzi. Quando si vince il Napoli è una squadra di livello, quando si perde si parla subito di rinforzi di valore per tornare competitivi. Lasciatemelo dire, questa è una cosa che non mi piace. Bisogna restare tutti uniti perché vicinissimo a noi c'è un traguardo da tagliare a tutti i costi. Andiamo a Palermo a fare la nostra gara. Io la vivo come un derby"

Giovanni Cardone

ULTIM'ORA: faccia a faccia Bisoli-Angelozzi


Secondo quanto detto da Michele Criscitiello, in esclusiva per tuttomercatoweb, sabato c'è stato un incontro molto importante. Non riguarda il dubbio della cordata ma di allenatori. A Castrocarme Terme, Guido Angelozzi ha incontrato Pierpaolo Bisoli, nome rimbombante dalla parti di via Torrebella negli ultimi mesi. L'ex allenatore del Cagliari (è ancora sotto contratto, poiché esonerato) starebbe valutando una proposta concreta ricevuta dal D.S pari a 500mila euro a stagione, 200mila in meno di quanti ne riceveva in Sardegna. L'esperto tecnico, con tutte probabilità, deciderà il da farsi solo quando l'organigramma societario prenderà forma e quando gli obiettivi reali del club saranno decisi. Passi avanti?
Marco Fornaro