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giovedì 21 aprile 2011

Napoli, Mascara: "Che bella Napoli"


Beppe Mascara ha parlato a Castel Volturno e l'intervista è andata in onda nella trasmissione "Marte Sport Live" su Radio Marte. Ecco quanto detto dal giocatore: “L’ho detto sin dall’inizio. Questa di Napoli era, è e continua ad essere un’occasione unica. Non ho mai vissuto un’emozione simile in carriera. Non è facile riuscire a conciliare desideri e pensieri di 20 persone diverse. Qui si è riusciti in questo intento ed è questo il nostro vero segreto. Pensiamo solo a noi stessi e andiamo avanti partita dopo partita. Il gol all’Udinese? E’ servito a ben poco, meglio accantonarlo insieme alla partita. Siamo a 7 punti dal Milan adesso, ma a noi la cosa interessa relativamente. Le mie vecchie prodezze? Non vanno programmate. Ci proverò senza alcun tipo di indugio. Credo che al Barbera pioveranno fischi per me, ma non mi preoccupa. Voglio solo fare bene per il Napoli. Ricordo la prima convocazione in nazionale. Il momento più forte fu quello del canto dell’inno. Sono sempre stato abituato a giocare. Non sono di certo venuto qui per restare a guardare. Cercherò di mettere sempre in difficoltà l’allenatore. Per arrivare dove sono ho fatto tanta gavetta. Non rinnego né mi pento di nulla. Arrivato a Napoli, ho faticato moltissimo per rimetterti in carreggiata dal punto di vista atletico. Avevo subito un intervento ad un'ernia da poche settimane e ci ho messo un po’ per ritrovare il mio smalto. Lo spogliatoio partenopeo è fatto di tantissimi campioni. Questo mi era ben chiaro dall’inizio. Ora posso dire con tranquillità che i miei compagni sono uomini eccezionali. Il capitano mi ha aiutato molto ad ambientarmi. Paolo mi è stato preziosissimo. Edy poi è un talento straordinario. Ammiravo le sue prodezze già dallo scorso anno. Con la maglia rosanero stava andando in gol di tacco. La palla scivolò a fior di palo. Sarebbe stato un eurogol. Personalmente mi ritengo un professionista serio. Avrei lasciato Catania solo per il Napoli. Sapevo a cosa sarei andato in contro ed ero pronto a tutto. Qui mi alleno al 150 % e mai mi risparmierò. Giù mi hanno trasmesso tutto l'amore possibile per il lavoro che faccio. Fare gol per certe maglie ha un sapore diverso. Al Sud ti fanno sentire veramente calciatore. Non solo allo stadio, ma anche per strada. Bisogna sapere trattare con i tifosi. Quando si riesce a fare bene è soprattutto per merito loro. Siamo consapevoli dei nostri mezzi. Quando si vince il Napoli è una squadra di livello, quando si perde si parla subito di rinforzi di valore per tornare competitivi. Lasciatemelo dire, questa è una cosa che non mi piace. Bisogna restare tutti uniti perché vicinissimo a noi c'è un traguardo da tagliare a tutti i costi. Andiamo a Palermo a fare la nostra gara. Io la vivo come un derby"

Giovanni Cardone

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