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lunedì 11 luglio 2011

ESCLUSIVA PC24, Pillon: "Che amarezza la retrocessione di Bari"


Subentrato in corsa a Tardelli a novembre 2003, sfumata una salvezza sei mesi più tardi, nel doloroso e sontuoso spareggio-salvezza perso con il Venezia. È durata solo un anno l'esperienza in Puglia, sponda Bari, di Giuseppe Pillon, tecnico che, dopo l'esonero dal Livorno, è, attualmente, senza squadra. Per ripercorrere il suo passato dalle parti pugliesi e capire il futuro del tecnico veneto, pugliacalcio24.it ha contattato in esclusiva ai suoi microfoni lo stesso Pillon, che ha così risposto alle nostre domande.

Partiamo dall'esperienza a Bari. Quali i ricordi?

"Positivi sotto l'aspetto dell'ambiente, presidente, società e i tifosi stessi con cui mi sono trovato bene e nonostante le cose non fossero andate bene, mi sono stati vicini. Di Bari ho un bel ricordo e ho lasciato un pezzo del mio cuore. Purtroppo non sono riuscito a realizzare molto, ma in quei sei mesi sono stato bene"

Cosa ha provato al termine della sfida spareggio con il Venezia?

"Grande amarezza, perché è andato in fumo un lavoro di sei mesi. Quando sono arrivato eravamo messi malissimo, però ci stavamo salvando. La sconfitta con il Catania si è  rivelata fondamentale alla retrocessione, poi con il Venezia siamo stati sfortunati, come  la stagione intera. Purtroppo è andata così."



Quando arrivò la sentenza del ripescaggio lei, non essendo più tecnico del Bari, cosa pensò?

"Che speravo di esserci ancora io a Bari(ride).Le cose non erano andate bene e il presidente, giustamente, ha preferito voltar pagina. Poi il ripescaggio è stata una vera fortuna perché poi le cose si aggiustarono e con l'arrivo di Conte, un pochino più avanti, il Bari è salito in serie A"

Cosa si è provato a vedere il Bari in quelle misere condizioni lo scorso anno?

"Quando si viene da grandi annate si perde la fame degli anni precedenti, la volontà di far vedere la stoffa di cui si è fatti. Poi gli infortuni sono stati la causa fondamentale. Quando ti mancano anche gente come Barreto, Almiron diviene ancor più difficile."

Che Bari vedremo, secondo lei, il prossimo anno?

"Credo che stanno facendo bene. Torrente ha vinto due campionati difficili in una società importante. Poi Angelozzi farà in bel lavoro, anche se bisogna dare un occhio ai giocatori in esubero. Gente che ha la voglia deve restare o venire perché in B conta anche la voglia di vincere. Ora sarà compito del direttore sportivo allestire e consegnare al tecnico una squadra competitiva"

Rimanendo in tema-Puglia, nonostante ciò non fosse pronosticabile inizialmente, il Lecce si è salvato. Che campionato ha visto?

"Credo che ogni anno che il Lecce si salvi, sia come uno scudetto vinto. Lo scorso anno ha fatto bene De Canio e penso che l'obiettivo primario quest'anno sarà sempre lo stesso. L'allontanamento dei Semeraro porterà alcuni cambiamenti, cui ancora non sappiamo le reazioni in termini di risultati. Vedremo con il tempo"

Per il presente che fa, ora, Pillon?

"Per adesso attendo, vediamo...L'importante, dopo un esonero da sesto in classifica a Livorno, è trovare sistemazioni. Aspetto con fiducia il prossimo anno. Magari se ci sarà l'opportunità di subentrare in corsa a club bisognosi io sono a disposizione. Chiaro che accetterò la situazione del non poter programmare, ma questo è il calcio e va gestito così come lo vediamo."

Quindi: esclusa una partenza dall'inizio?

"Si, credo proprio di si. La maggior parte di panchine sono occupate, tranne all'estero. In serie Bwin sono tutte fatte, così come in serie A."

Si sono presentate delle opportunità, quest'estate?

"Ci sono state alcune opportunità, però non era quello che pensavo. Aspetto la situazione giusta, ma non rivelo quelle che mi son state recapitate  per rispetto delle società che mi cercavano e di chi, poi, è stato preso."

L'autore del presente articolo dichiara che le affermazioni rese nella intervista del sig.Giuseppe Pillon sono oggetto di registrazione vocale e con esonero di responsabilità personale dell'autore del presente articolo che riporta esclusivamente quanto dichiarato senza che ciò possa considerarsi in alcun modo avallato o condiviso.Saranno accettate ed evase prontamente  le repliche a salvaguardia dei diritti dei soggetti interessati.





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