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sabato 11 giugno 2011

ESCLUSIVA SB24, Jacobelli: "Spero che il Bari trovi una nuova presidenza con risorse economiche solide e chiare"



Sportsbook24.net ha intervistato in esclusiva Xavier Jacobelli, che ha rilasciato il suo commento riguardo la stagione del Parma, analizzando il rendimento dei singoli calciatori gialloblù, sottolineando il grande aiuto derivato dal nuovo tecnico Franco Colomba.  Oltre al Parma però, il noto editorialista di Datasport ci dice la sua riguardo i temi caldi dello scorso campionato di Serie A, ad iniziare dalle neoretrocesse Bari e Samp.

Il Bari ha vissuto una retrocessione paradossale. Paradossale, visto l'andazzo della stagione, gli infortuni e l'organico che non era, poi, così male. Come reputa la situazione della squadra e quale crede siano le prospettive future?

"Io penso che il Bari, come giustamente osservavi, abbia vissuto la prima parte del campionato condizionata da pesanti infortuni. Ed è evidente che dopo le cessioni di Bonucci e Ranocchia, non son stati trovati dei sostituti adeguati. Poi, quando una stagione nasce storta, finisce peggio. Cio, però, non toglie il fatto che i ragazzi di Mutti hanno saputo onorare la maglia sino alla fine, vedi l'exploit di Bologna. E questo è stato un esempio di grande professionalità e serietà, pur dovendo scontrarsi con una retrocessione scontata. È anche evidente che quando le cose cominciano a girare storte, arrivano tante attenuanti. Ora, dunque, ciò che importa è capire cosa intende fare la società a Bari. Quale tipo di mercato fare, le scelte tattiche, gli obiettivi per la prossima stagione. Ovvero, risalire subito o effettuare un'annata di transizione? E ancora, capire se esistano, possibili, nuove alternative ai Matarrese che dominano la scena calcistica a Bari da più di 30 anni. Auguro al Bari di trovare una nuova proprietà che sappia esplicare coerenza ed abbia idee chiare e risorse economiche solide. Spiegando, anche, gli obiettivi chiaramente."

Caso Sampdoria: ceduti Pazzini-Cassano non si è stati in grado di sostituirli:

"Cassano ha sbagliato nettamente con Garrone e lo stesso ha assunto la linea più giusta. Con Pazzini è stato commesso un grave errore di valutazione. Il neo-nerazzurro sarebbe volentieri partito a giugno e la società è rimasta allettata dalla proposta nerazzurra di 12 milioni più il cartellino di Biabiany. Anche perché Pazzini è una prima punta e gli arrivi di Maccarone e Macheda surrogavano la partenza del Pazzo, che non si sentiva più a suo agio."

Il Parma, invece, ha vissuto un'annata altalenante, nonostante i vari Giovinco, Galloppa, Dzemaili etc.. Che ne pensa della stagione dei ducali?

"Beh, certamente il Parma non era partito con l'intento di ritrovarsi in mischia per non retrocedere, ma i dirigenti emiliani, mai troppo tardi e con grande astuzia, hanno avuto il coraggio di fare scelte rischiose (esonero di Marino) ed affidarsi ad un tecnico pieno di carica e di rivincita in se, (Colomba) e, mai come in questa circostanza, si è vista l'importanza della figura dell'allenatore. In più è avvenuta la consacrazione di Giovinco e il riscatto di Amauri. Un plauso a Giovinco, che si è anche ripreso la nazionale meritatamente."

Chi i migliori ed i peggiori di questa annata tribolata in casa Parma?

"Mah, tra i migliori ci sono Amauri e Giovinco. Mi aspettavo di più da Mirante e da Zaccardo. Il campione del mondo del 2006 ha riscontrato troppo le fatiche di inizio stagione, che Colomba ha rivitalizzato al suo arrivo, guadagnandosi una salvezza più che meritata. C'è anche Massimo Paci. Però quando vai male e la squadra inizia a lottare per obiettivi non propri, si perde lucidità sotto il livello delle prestazioni e a Paci è successo questi, Lo spirito di gruppo, con Colomba, mi è piaciuto molto. Con tutto il rispetto per Marino, che è un ottimo tecnico che troverà rilancio altrove, ma ad un certo punto con i vari risultati negativi e le sconfitte che si moltiplicavano la dirigenza, al posto di cambiare mezza squadra, ha, correttamente, sostituito il tecnico. La scelta di Colomba è stata azzeccata, il campo è testimone"

Parliamo ora di Juventus: altra stagione fallimentare quella scorsa. Crede che Conte sia l'uomo giusto da cui ripartire?

"Secondo me si. I bianconeri hanno puntato su un tecnico giovane, che sulle panchine di Bari e Siena si è tolto pesanti soddisfazioni. La parentesi di Bergamo tale deve essere considerata, perché Conte ha rilevato la guida dell'Atalanta in un momento di crisi, dove da solo non ha potuto nulla. Penso che il salentino conosca bene l'ambiente. È motivato, punta su Del Piero e Buffon come elementi portanti. L'anagrafe del capitano farà sentire il peso, ma il carisma servirà. La società dovrà stare vicina a Conte e fare una campagna acquisti aggressiva. Credo che debbano essere, oltre Pirlo che ritengo un colpo eccellente, fatti 4 colpi di spessore. Si è già sperimentato sulla propria pelle che puntare su comprimari non paga e il risultato è rimanere fuori dall'Europa. I piemontesi devono concentrarsi su una campagna acquisti decente, avendo solo il campionato nel mirino. Ci vogliono campioni, altrimenti non si colma nessun gap con le grandi?"

Napoli e Milan: come si stanno muovendo sul mercato?

"Il Napoli dovrà prendere tre rinforzi. Cerca Inler, un attaccante ed un difensore. È evidente che tornati in Coppa Campioni, dopo ventuno anni, si arriva al bisogno di rinforzare la rosa. Il Milan, invece, ha sistemato i veterani, confermando per un anno Nesta, Ambrosini, Seedorf e Inzaghi e lasciando andare Pirlo. Poi ha preso Taiwo, molto interessante e Mexes, ottima alternativa a Nesta e Thiago Silva. Gattuso dovrà decidere se rimanere o accettare i pinti d'oro russi. L'obiettivo del Milan è Fabregas, la cui concorrenza è vasta, Inter e Barcellona in primis"

Marco Fornaro
Un grazie di cuore a Xavier Jacobelli, gentilissimo nel rispondere alle nostre domande

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