Cerca su asbn

lunedì 13 giugno 2011

Torrente: "Non ci ho pensato due volte a scegliere Bari, ma ancora non è ufficiale"


La firma è slittata a domani, ma un accordo di massima già c'è. Stiamo parlando di Vincenzo Torrente, prossimo, nuovo, allenatore del Bari che ha appena affidato a Claudio Garzelli il compito di Amministratore Unico. Ed intanto di procede con la selezione, oramai fatta, del tecnic che verrà. Il fautore delle promozione in B del Gubbio, si sente già un biancorosso e dice: “Mi sono incontrato nei giorni scorsi con Angelozzi – dice Torrente, 45 anni, che in due stagioni ha portato il Gubbio dalla Seconda Divisione alla serie B – e subito c’è stata sintonia sui programmi, sulle strategie da seguire per la prossima stagione. Io ho dato la piena disponibilità ad allenare il Bari. Sono entusiasta -riporta barisera- ed orgoglioso di poter lavorare in un piazza così prestigiosa. So che oggi la società dovrà prendere delle decisioni importanti. Probabilmente in serata ci sarà un nuovo contatto tra me e Angelozzi. Aspetto una sua chiamata. Se non ci saranno intoppi, domani potrebbe esserci l’incontro decisivo in cui eventualmente mettere nero su bianco. In questo momento resto in attesa”. Torrente sembra aver già deciso. Tra l’altro il suo rapporto con il Gubbio si è ormai chiuso. “Dopo aver raccolto tanti successi – dichiara Torrente – ho capito che non ci sono più le condizioni per continuare il mio rapporto con la società umbra che comunque ringrazio. Ho vissuto due stagioni esaltanti. Quando poi sono stato contattato da Angelozzi non ci ho pensato due volte. Per la verità ho ricevuto anche altre proposte, ma quella del Bari resta una priorità assoluta. Ripeto, sarei felicissimo di guidare la formazione biancorossa. Domani potrebbe arrivare la mia firma sul contratto. Ma, devo parlare prima con Angelozzi”.
Torrente, abbastanza entusiasta, già pensa a quali saranno i suoi schemi di gioco e quale tipo di ragazzi vorrebbe in squadra: “Il Bari è reduce da una cocente retrocessione. Sarà indispensabile lavorare in profondità per risvegliare l’entusiasmo dei tifosi, attraverso il gioco e la costante applicazione. La squadra deve avere una precisa idendità. Solitamente adotto il modulo 4-3-3, anche se bisogna avere i giocatori adatti per attuarlo. Posso anche passare al 3-4-3 in particolari situazioni di gara. Per il momento è comunque prematuro approfondire queste tematiche. Aspettiamo che venga definito il mio accordo con la società”.
Ho giocato per 15 stagioni con il Genoa. Io voglio calciatori attaccati alla maglia, determinati e disponibili a svolgere un determinato lavoro sul campo. Un giusto mix tra giovani che desiderano mettersi in evidenza e giocatori che hanno ancora altri traguardi da conquistare”.
Marco Fornaro

Nessun commento:

Posta un commento