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domenica 3 luglio 2011

Non basta Aguero, per una desolante Argentina


Guai a sottovalutare l'avversario, impone la legge del calcio. Più che mai per l'Argentina che impatta sul risultato di 1-1 nella gara di apertura, contro una Bolivia, che sembrava condannata in partenza e che è riuscita a frenare il calcio spumeggiante di Messi, che, tuttavia, aveva brillato nella prima frazione di gioco, quando serviva costantemente la profondità per Lavezzi, al 24esimo, e Tevez, al 32esimo. Occasioni fallite. Al 34esimo arriva l'occasione più importante per l'albiceleste con una doppia conclusione targata Messi-Cambiasso che trova sulla strada un attento Arias a difendere la porta dei boliviani, che a 3 minuti dal calcio d'inizio della ripresa clamorosamente passano. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo è Rojas a spizzare di tacco un pallone apparentemente debole, ma non controllato da Banega che cicca clamorosamente sulla linea di porta, beffando Romero. Batista tenta il tutto per tutto, ma le incursioni di Messi sono continuamente fermate dalla difesa avversaria. Avversari che rischiano, con l'unica punta Martins, di passar nuovamente al 21esimo della ripresa, trovando uno strepitoso Romero. Lavezzi è un fantasma e il tecnico della Seleccion lo richiama per far posto ad Aguero che, appena entrato, impaurisce Arias. Ma è solo il preludio ad uno splendido gol in girata dello stesso "Kun", richiesto dalla Juventus. L'asticella del prezzo, ora, si alza. Poco dopo lo stesso Aguero prova con un esterno velato a far impazzire i 40mila del "Estadio La Plata", ma la sua magia è deviata in angolo da un superlativo Arias. Finsice così la gara di apertura, che regala già molte sorprese.


Marco Fornaro
Sb24

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